Diagnosi sbagliata o eseguita in ritardo.
Spesso ci imbattiamo in casi di malasanità dovuta a diagnosi sbagliata o eseguita con ritardo. Occorre tuttavia differenziare le casistiche:
1. Ritardo Diagnosi
Si ha ritardo diagnostico quando da chiari segni clinici i sanitari avrebbero potuto eseguire per lo meno indagini strumentali al fine di evidenziare che si sarebbe potuto evitare il peggioramento delle condizioni cliniche del paziente.
Quindi una diagnosi più precoce della patologia e di conseguenza un trattamento medico più tempestivo comporterebbe un trattamento più adeguato alla cura della malattia.
In questi casi per ottenere il risarcimento è necessario dimostrare attraverso una consulenza medica che la diagnosi e il trattamento precoci avrebbero prodotto una guarigione efficace.
2. Errori di diagnosi
L’errore di diagnosi da parte dell’operatore sanitario nasce da un’errata valutazione del quadro clinico del paziente.
Può verificarsi sia quando la diagnosi è del tutto sbagliata, determinando l’aggravamento della salute del paziente, sia in caso di diagnosi errata o di incapacità di correggere l’errore di valutazione iniziale dell’operatore sanitario.
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Foto di Sasin Tipchai da Pixabay